La mozzarella
Il termine “mozzarella” deriva dal verbo “mozzare”: la mozzatura della pasta calda con le mani poste a tenaglia rappresenta infatti una delle operazioni finali della lavorazione tradizionale. Tant’è vero che nei documenti antichi il formaggio viene definito direttamente “Mozza”.
Il termine Mozzarella si ritrova per la prima volta nel 1570 riportato in un libro di cucina di un cuoco della corte papale, tale Scappi. Si ritiene peraltro che il consumo della Mozzarella nell’Italia centro-meridionale risalga a molto tempo prima, al tempo della colonizzazione greca ed all’insediamento dell’allevamento bufalino (IV secolo avanti Cristo). La mozzarella si configura inizialmente come una varietà meno nobile della Provola a causa della sua scarsa conservabilità che ne determina un utilizzo ristretto alle zone di produzione. Dal 700 in poi, con il migliorare continuo delle reti di comunicazione, il consumo di mozzarella – di latte bufalino, vaccino o misto – aumenta progressivamente.
I consumi di mozzarella in Italia sono oggi pari a quelli del formaggio grana.